Storia

L’ origine dell’attuale assetto del Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco di Catania può essere fatto risalire agli anni sessanta del XIX secolo, anni in cui, nel 1866, fu istituito il Corpo delle Guardie Municipali di Catania in cui in seguito, nel 1870, fu creata una squadra destinata al servizio incendi che, con alterne vicende, sarà operante fino alla definitiva fondazione del Comando Provinciale dei Pompieri, nel 1935.

I pompieri di Catania quindi non costituivano, in quel periodo, un corpo autonomo e tale condizione perdurò fino al 1890 anno in cui, al seguito di alcune delibere del Consiglio Comunale, in particolare con la n. 442 del 22 novembre del 1890, fu costituito il Corpo dei Pompieri nel quale confluirono le guardie municipali già impiegate in quel settore. L’ anno successivo, nel 1891, si ebbe un ulteriore passo verso l’autonomia dei Pompieri di Catania che poterono dotarsi di una propria divisa e di un proprio fregio, in uso fino al 1936. Autonomia che culminò tra il 1907 ed il 1908 quando il Corpo dei Pompieri fu posto alle dirette dipendenze del Sindaco e dell’Assessore alla P.U.

Il primo dopoguerra vide un susseguirsi di vicende che videro in varie fasi lo scioglimento del Corpo dei Pompieri della città di Catania, il ricongiungimento dell’organico con il Corpo delle Guardie Municipali per poi essere ricostituito alle dipendenze dell’Ufficio Tecnico Municipale.

In seguito, con il Regio Decreto Legge 10 ottobre 1935-XIV, n. 2472. (Gazz. Uff 8/2/1936, n. 32), “Organizzazione provinciale e coordinazione nazionale dei servizi pompieristici”, fu istituito il Corpo Pompieri alle dipendenze del Ministero dell’Interno per la prevenzione ed estinzione degli incendi e per soccorsi tecnici in genere (Art. 1) “[…] I servizi del Corpo hanno organizzazione provinciale, con comando nel capoluogo delle Provincie e distaccamenti nei centri più importanti; vengono effettuati mediante contributo obbligatorio di tutti i Comuni della Provincia.” Inoltre il detto decreto indicava la nuova denominazione in Comandi Provinciali dei Pompieri.

Il Regio Decreto Legge16 giugno 1938-XVI, a. 1021. (Gazz. Uff. 22.7.1938, n.165), modificazioni al Regio decreto legge 10 ottobre 1935-XIII, n. 2472, sulla organizzazione provinciale e la coordinazione nazionale dei servizi pompieristici, sostituisce il termine “Pompieri” con l’attuale “Vigili del Fuoco” determinando il cambio di denominazione in “Comando Provinciale di Vigili del Fuoco” di Catania.

Con il Regio Decreto del 27 febbraio 1939 nacque il Corpo Nazionale dei Vigili del fuoco con struttura su base nazionale grazie alla quale tutti i vigili seguivano la stessa formazione e dotati degli stessi equipaggiamenti, attrezzature e mezzi, in questo modo, uomini provenienti da diverse parti d’Italia potevano intervenire in modo coordinato e tempestivo sui luoghi dell’emergenza. In questa fase ad ogni Comando Provinciale fu assegnato un numero progressivo identificativo, al Comando di Catania fu assegnato il numero “22” con la denominazione di “22° Corpo dei Vigili del Fuoco”.

Tutt’oggi sul simbolo distintivo del Comando Provinciale è presente il numero 22 integrato nel simbolo nazionale dei Vigili del Fuoco.

Nell’arco di circa un secolo, dagli anni ‘60 del ‘800 ai primi anni ‘60 del ‘900, i Vigili del Fuoco di Catania rimasero stabilmente, ad eccezione di un breve periodo durante la seconda guerra mondiale, nella sede di via Landolina, presso i locali del palazzo Platamone, edificio di grande importanza storica della città di Catania dalle origini tardo seicentesche di proprietà della nota e ricca famiglia Platamuni.

Nell’Agosto del 1963, infine, ci fu il trasferimento dalla sede storica di via Landolina all’edificio di via Cesare Beccaria 31, concepito appositamente con vari accorgimenti, moderni e all’avanguardia, per ospitare la caserma dei Vigili del Fuoco divenendo l’attuale sede del Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco di Catania.