Storia
La storia dei Vigili del fuoco ha radici millenarie. La sua nascita si può far risalire all’istituzione della Militia
Vigilum dell’Imperatore Augusto. Da allora, attraverso l’evoluzione di nuove professionalità e dalle
esperienze spesso nate durante e a seguito di gravi eventi calamitosi, il Corpo Nazionale è diventato, per
come lo conosciamo oggi, un vero e proprio unicum nel panorama internazionale dei Vigili del Fuoco.
Per saperne di più, clicca qui
Ogni comando è distinto da un numero e da un motto, per il comando di Ravenna il numero è il 69 e il motto è "Flammam extinguere flamma’".
CENNI STORICI
Gli incendi e le calamità in genere rappresentano paure ataviche dell’essere umano.
Cionostante, fatta eccezione per l’età augustea che vide la fondazione della Militia Vigilum, il prevenirle, il proteggersi dalle stesse è storia degli ultimi secoli.
Non fa eccezione Ravenna ove il primo, vago, accenno “all’attivazione delle pompe, da
molto tempo e da molti richiesta e tanto utile alla pubblica utilità” risale appena al 1831.
Acquistata la pompa, “con carretto a quattro ruote e arnesi relativi”, dal sig. Gian Carlo De Rosa,
Notaro di Ravenna fu affidata al Corpo di Cannonieri della Guardia Civica.
Un primo accenno alla possibile costituzione di una Compagnia di Pompieri a Ravenna risale al1842.
Conseguenza, verosimilmente, dell’intraprendenza del conte Paolo Pasolini il quale
“all’aristocrazia del sangue subordinava l’aristocrazia del lavoro – cosa addirittura scandalosa
per quei tempi – esercitando esso, con genialità, l’arte del fabbro-meccanico”. Al nobile ravennate fu commissionata nel 1840 la costruzione di una pompa che consegnò al Comune nel 1841.
Attrezzo “dal Consiglio Accademico di Belle Arti lodatissima e premiata”.
A questo punto, le due pompe in possesso del comune di Ravenna costituivano un problema: chi avrebbe dovuto utilizzarle per l’estinzione degli incendi? E dove andavano custodite? E quanto costava tutto questo?
“Il Pasolini, che, come dissi, nella meccanica era artista esimio, era pure della pompieristica
amantissimo. Queste due eccellenti qualità ed il suo temperamento risolutoe e ardimentoso lo
decisero in breve a rompere ogni indugio che l’Autorità frapponeva al provvedere.
Si profferse, e, per pochi scudi all’anno, gli fu affidata la custodia nonché l’esecuzione delle
piccole riparazioni del macchinario ed attrezzi, ed assunse egli stesso la direzione delle operazioni
per lo spegnimento degli incendi, coadiuvato da un gruppo di benemeriti cittadini, che
spontaneamente offersero l’opera loro civile”.
Dalla prima proposta, presentata nel 1842, soltanto “il 1° agosto 1855 veniva sancita la nascita della Compagnia Pompieri della città di Ravenna”.
Con il plebiscito del 1860, Ravenna passò al Regno di Sardegna e, nel 1861, al Regno d’Italia.
La povertà dei mezzi a disposizione della Compagnia di pompieri, al momento del passaggio dallo Stato Pontificio, era tale da costringere il Comandante a richiedere l’autorizzazione a modificare sartorialmente le divise a disposizione. Non essendovi “moneta” per acquistarne di nuove.
La compagnia “comunale” era costituita esclusivamente da personale Volontario; a cominciare dai Comandanti che si succedettero nel corso dei quasi 90 anni successivi alla sua costituzione.
A riprova della composizione della struttura sociale dell’epoca, i pompieri erano falegnami, muratori, fabbri, operai che, al suono della campana posta sulla torre civica, si portavano al “quartiere”. Qui, almeno fino all’acquisto dei primi automezzi motorizzati, si provvedeva ad agganciare i cavalli,
noleggiati da un “vetturale” nelle vicinanze, e ci si portava sul luogo dell’incendio.
Fra i Comandanti succedutisi, è doveroso evidenziare la figura dell’ing. Giovanni Baldini. Come
emerge da una ricca documentazione, Baldini si distinse per la passione, l’abnegazione e l’attivismo nel migliorare costantemente l’efficienza organizzativa e di mezzi del Corpo.
Tale fu il suo impegno da poterlo inoltre ragionevolmente considerare come uno dei principali
promotori della costituzione di un Corpo pompieristico unico a livello nazionale.
Si deve alla sua caparbietà se, superando ostacoli e contrapposizioni, il Corpo ravennate si portò in Calabria nel 1908 a prestare soccorso alle popolazioni colpite dal terremoto.
Il Corpo comunale dei Pompieri di Ravenna si trasformò in Comando Provinciale, posto
organicamente all’interno del Corpo nazionale vigili del fuoco, nel 1941.
Il personale del Comando provinciale, nel corso dei decenni successivi, ha partecipato a tutte le calamità che hanno funestato l’Italia. Dall’alluvione del Polesine nel 1951, al crollo della diga del Vajont fino ai terremoti del Friuli, dell’Irpinia, dell’Umbria e delle Marche, dell’Aquila e di Amatrice. Solo per accennare alle sciagure più note.
E’ altresì doveroso segnalare la partecipazione dei Pompieri ravennati a due delle più gravi
tragedie che hanno colpito la città degli esarchi. La tragedia generata dall’incendio alla nave
Mecnavi che costò la vita a 13 operai il 13 marzo 1987 e la caduta dell’elicottero che trasportava operai ad una piattaforma a mare il 25 novembre 1990. Anche questa tragedia costò la vita a 13 lavoratori.
L’archivio storico del Comando provinciale è ricco di documenti che che raccontano la storia dei pompieri ravennati. Probabilmente, il documento più antico è costituito dall’originale vergato a mano del Regolamento della Compagnia risalente al 1855. Altrettanto preziosi sono i verbali del Consiglio di disciplina risalenti al 1866, ove si riporta come diversi pompieri siano risultati assenti alle “manovre” poiché partiti volontari con il generale Garibaldi. Si trattava della terza guerra di indipendenza. Ma sono tanti i documenti, spesso curiosi, che arricchiscono l’archivio. Da essi emerge non solo la storia della Compagnia prima e del Corpo provinciale poi. Ma affiora soprattutto il profondo legame dei pompieri ravennati con la loro città.
RICONOSCIMENTI

Medaglia d’Argento al valor civile 1910
Terremoto Calabria e Sicilia 28/12/1908.
Conferita dal Ministro dell’Interno 5/6/1910

Medaglia d’Argento al valor civile 1924
Per avere scongiurato l’esplosione di un piroscafo ormeggiato nel canale Candiano contenete benzina e nafta 13/6/1922.
Conferita dal Ministro dell’Interno 23/5/1924

Medaglia d’Argento al valor civile 1949
Per l’opera occorsa durante i numerosi bombardamenti aerei che colpirono Ravenna scongiurando, a costo della vita, l’incendio e la distruzione della citta 1943/1944.
Conferita dal Ministro dell’Interno 30/4/1949
INTERVENTI PIÚ RILEVANTI
Il disastro della motonave Elisabetta Montanari - 1987
Fu un incidente sul lavoro, con conseguenze tragiche, che avvenne a Ravenna venerdì 13 marzo 1987 durante le operazioni di manutenzione straordinaria della omonima nave gasiera.
L'evento fu scatenato da un incendio scoppiato nella stiva numero 2 dell'imbarcazione: le esalazioni sprigionate della combustione causarono la morte di 13 operai, in quel momento impegnati nel cantiere di manutenzione.
Incendio nella "Pineta di Ravenna" - 2012
Il 19 luglio 2012 si è sviluppato un incendio che ha percorso poco meno di 60 ettari di superficie forestale quasi interamente ricompresa nella Riserva Naturale Statale “Pineta di Ravenna” – sezione Ramazzotti (RA).
Si tratta dell’incendio di maggiori dimensioni che le fonti orali e scritte menzionino per l’area ravennate
Incendio al magazzino Lotras System - 2019
Venerdì 9 agosto 2019 il magazzino Lotras System in via Deruta a Faenza è stato oggetto di un grave incendio.
All'interno del capannone di oltre 20.000 metri quadri era stoccato materiale vario, tra cui tonnellate di plastica, ceramica e olio alimentare.
Le operazioni di spegnimento si sono protratte per giorni.
Alluvione Romagna del 2-3 maggio - 2023
Tra il 2 e il 3 maggio 2023, a seguito di forti precipitazioni, i fiumi Sillaro e Lamone hanno rotto gli argini e si sono verificate esondazioni diffuse che hanno comportato l’allagamento dei territori comunali di Faenza e Bagnacavallo. Il Comando VVF, per fronteggiare la calamità e le innumerevoli richieste di soccorso da parte della popolazione, ha installato 2 PCA (Bagnacavallo e Faenza) per coordinare l’attività del CRA.
Presso il Comando VVF è stato istituito l’ICS, ai sensi della circolare n. EM-01/2020.
Incendio Caviro dell’8 maggio - 2023
Lunedì 8 maggio, durante l’emergenza alluvionale, si è verificato un incendio nello stabilimento RIR Caviro di Faenza, che ha visto coinvolti diversi serbatoi di alcol etilico. L’incendio ha richiesto il rinforzo di mezzi provenienti da tutta la regione, tra cui 2 kilolitriche, 2 mezzi aeroportuali, diverse autobotti e le partenze di Faenza, Ravenna, Lugo, Cervia e Imola, oltre al nucleo SAPR, determinante per il monitoraggio delle temperature dei serbatoi.
Dopo i primi momenti difficili a causa del rischio indotto dai serbatoi inesplosi e da quelli coinvolti dall’irraggiamento dell’incendio, lo stesso veniva di molto ridimensionato riducendosi a solo alcuni focolai sotto controllo che venivano definitivamente spenti la sera di martedì 9 maggio.
Successivamente si riscontrava un problema dovuto alla spinta idrostatica esercitata dall’acqua raccolta nel bacino di contenimento dei serbatoi inesplosi sui serbatoi stessi; quelli non totalmente pieni venivano spinti verso l’alto causando lesioni alla base degli stessi e successiva fuoriuscita di alcool. Si procedeva quindi alla messa in sicurezza e a tutte le procedure del caso, compresa l’attività di PG.
Alluvione Romagna del 16-17 maggio - 2023
Tra il 16 e il 17 maggio 2023, un’ulteriore emergenza meteo-idraulica-idrogeologica ha colpito duramente il territorio romagnolo, già ferito dalla precedente emergenza, provocando il decesso di 15 persone, l’esondazione/rottura di oltre 20 corsi d’acqua, con conseguenze devastanti per il territorio e la popolazione residente. Il Comando VVF, per fronteggiare la calamità, ha installato 8 PCA (Casola Valsenio, Faenza, Lugo, Sant’Agata sul Santerno, Conselice, Cervia, Castel Bolognese, Ravenna Fornace Zarattini).
Il PCA di Casola Valsenio è tutt’ora attivo per la gestione dell’attività di movimento terra a seguito dei diffusi fenomeni franosi ivi presenti.
Incendio discarica rifiuti a Ravenna, loc. Mezzano - 2023
Mercoledì 21 giugno 2023 a Mezzano (RA), in un area all’aperto destinata a deposito straordinario per la raccolta indifferenziata dei rifiuti dell’alluvione, andavano a fuoco quasi 14.000 ton. di immondizia. L’incendio è durato fino al giorno 26 giugno e ha visto impegnati alternativamente Vigili del fuoco e mezzi provenienti dai comandi limitrofi (FC, FE, MO, RN, BO) fra cui un mezzo aeroportuale e due kilolitriche da 25.000 litri di acqua. L’opera dei VVF è valsa al contenimento dell’incendio, impedendo che si propagasse a ulteriori mucchi di rifiuti stoccati nel sedime e ai capannoni limitrofi.
Successivamente, è stata svolta da parte del Comando VVF, in collaborazione con i CC della stazione locale, attività di Polizia Giudiziaria con invio di Comunicazione di notizia di reato (CNR) alla Procura della Repubblica di Ravenna.
I COMANDANTI DI RAVENNA
COMANDANTE |
DAL |
AL |
---|---|---|
Roberto Massi |
1855 |
1859 |
Romualdo Conti |
||
Ugo Vignuzzi |
||
Costantino Pirotti |
||
Giuseppe Belloni |
||
Luigi Capanna |
||
Giovanni Balvini |
1898 |
1928 |
Tullio Emiliani |
19/09/1932 |
19/12/1939 |
Luigi Antenucci |
20/12/1939 |
09/03/1941 |
Cesare Tassinari |
10/03/1941 |
14/05/1945 |
Osvaldo Lucchetti |
15/05/1945 |
15/09/1950 |
Alessandro Orlati |
16/09/1950 |
02/07/1959 |
Gaetano Cappelli |
03/07/1959 |
04/10/1959 |
Antonio Consiglio |
05/10/1959 |
08/11/1959 |
Adriatico Chiuzzelin |
09/11/1959 |
30/06/1962 |
Cesare Sangiorgi |
01/07/1962 |
15/01/1977 |
Mauro Marchini |
16/01/1977 |
04/08/1985 |
Roberto Ungaro |
05/08/1985 |
31/10/1991 |
Duillio Ranalletta |
01/11/1991 |
26/11/1998 |
Carlo Dall'Oppio (regg.) |
27/11/1998 |
05/01/2000 |
Giorgio Alocci |
06/01/2000 |
26/07/2000 |
Carlo Dall'Oppio (regg.) |
25/07/2000 |
17/05/2001 |
Roberto Luppica |
18/05/2001 |
27/09/2005 |
Giovanni Di Iorio |
08/09/2005 |
15/12/2011 |
Fabrizzio Piccinini |
16/12/2011 |
15/12/2014 |
Pierpaolo Patrizietti |
16/12/2014 |
16/09/2017 |
Giuseppe Lomoro |
15/09/2017 |
26/05/2019 |
Ermanno Andreotto |
27/05/2019 |
28/05/2020 |
Luca Manselli |
29/05/2020 |
18/12/2023 |
Antonio Petitto |
19/12/2023 |
in corso |