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Storia

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                                           LE ORIGINI DEI VIGILI DEL FUOCO
Si potrebbe dire che con la scoperta del fuoco sono nati i pompieri, certamente chiamati ed organizzati in maniera diversa e quasi sempre come operatori volontari.
Fin dai tempi più antichi della Repubblica, i Romani provvedevano allo spegnimento degli incendi mediante compagnie di servi pubblici (coorti di schiavi) distribuite alle porte e alle mura della città comandate dai Triunviri, che avevano anche il compito di sorvegliare la sicurezza della città durante la notte.
L'affidabilità dell'organizzazione antincendi degli antichi Romani era tanto seria che il ritardo nell'intervento per lo spegnimento di un incendio, veniva severamente punito.
In una citazione di Valeri tradotta, si legge:
Marco Malvio, Caio Lollio e Lucio Sestilio Triumviri, perché erano intervenuti in ritardo a spegnere un incendio divampato nella via Sagra, nello stesso giorno, dai Tribuni della plebe, furono condannati a morte.
L'Imperatore Augusto si rese conto che i pompieri erano molto importanti in quanto responsabili della sicurezza dal fuoco della città le cui case erano di legno, pertanto affidò l'incarico ad un corpo speciale: LA MILITIA VIGILIUM comandata dal PREFETTUS VIGILUM, che era una delle più alte cariche equestri.
L'Organizzazione antincendi degli antichi Romani da ricerche in proposito si può affermare che era così ben strutturata che nelle sue linee generali potrebbe servire anche oggi quale modello per l'organizzazione di difesa dal fuoco di una grande città.
Il numero dei militi ascendeva approssimativamente a 2000 ed erano organizzati in maniera simile ai pompieri presenti oggi Parigi.

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                                                      LE ATTREZZATURE DELLA MILITIA VIGILUM
I pompieri Romani possedevano un armamentario speciale per combattere gli incendi:
CENTONES: drappi tessuti di grossa lana che inzuppati di acqua servivano a soffocare le fiamme:
SIPHONES: specie di pompe a due cilindri:
HAMAE: recipienti che si usavano come misure vinarie:
e poi attrezzi per demolizione e sgombero, come asce, ramponi, ecc.

                                                      VANTAGGI SOCIALI DELLA MILITIA VIGILUM
L'arruolarsi nella Militia Vigilum e coseguentemente l'assoggettarsi ad una rigorosa disciplina ed al sacrificio di vegliare la notte, determinava la concessione di vantaggi civili a coloro che avessero prestato la loro opera per almeno sei anni, che in seguito furono ridotti a tre.

                                                       I COMPITI DELLA MILITIA VIGILUM
La Militia Vigilum non si limitava allo spegnimento degli incendi, era impegnata anche nella prevenzione come avviene oggi,basti pensare alla limitazione nelle altezze delle case: prima di 17 mt,quindi di 23 mt, limite che tuttora forma il caposaldo della maggior parte dei moderni regolamenti edilizi Europei.

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                                                        L'ORGANIZZAZIONE ANTINCENDI A MILANO
L'esistenza dei collegi, Corporazioni di Fabbri e dei Centonari in Milano é accettata da lapidi conservate nel museo archeologico del Castello Sforzesco, una delle quali é stata rinvenuta nel 1619 e vi si legge:
Lucilio Domestico, piange la perdita del figlio incomparabile, che era aiutante (ufficiale) della centenaria III, morto nel fiore della giovinezza, ventotto anni.

                                                        L'ANTINCENDIO NEGLI STATUTI MILANESI
Le disposizioni scritte negli antichi STATUTI MILANESI del 1502 sono abbastanza simili alla organizzazione della REPUBBLICA ROMANA.
Infatti gli Statuti Milanesi facevano obbligo ai facchini brentatori di accorrere per l'estinzione degli incendi.
I facchini brentarori (brentatores) erano divisi secondo le porte della città (passi)nei pressi delle quali erano obbligati a stazionare.

                                                        ALLARME DELLE CORPORAZIONI ANTINCENTI
L'allarme per incendio veniva dato dalla campana del Broletto che suonava a stormo.

                                                        DAI VOLONTARI AI POMPIERI PROFESSIONISTI
E' stato nel 1811 che Eugenio Napoleone di Beauharnais decretò l'effettiva istituzione di una compagnia di ZAPPATORI POMPIERI in Milano.
Napoleone presenziava ad un ballo dell'ambasciata d'Austria a Parigi, quando nel cuore della notte mentre fervevano le danze,scoppiò un furioso incendio nello stesso palazzo dll'Ambasciata.Si ebbero a lamentare varie vittime anche tra i familiari dell'ambasciatore d'Autria e Napoleone poté costatare di persona l'insufficienza dell'organizzazione pompieristica parigina.Pochi giorni dopo fu istituito il REGGIMENTO DEI POMPIERI DI PARIGI e analogamente a MILANO nonché nelle altre città dell'Impero Napoleonico vennero costituite analoghe organizzazioni.

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                                                         IL PRIMO ORGANICO DI POMPIERI A MILANO
L'organico della COMPAGNIA ZAPPATORI POMPIERI all'atto della sua nascita era cosi fatto:
N° 1 capitano
N° 1 tenenti  
N° 1 guardia magazzino
N° 4 sergenti
N° 14 caporali e vice caporali
N° 62 pompieri

                                                         LA PRIMA SEDE DEI POMPIERI
All'inizio gli zappatori pompieri vennero alloggiati nell'ex convento di S. Eustorgio i cui locali vennero adattati ad alloggiare le famiglie degli ammogliati e per il funzionamento delle officine.
Poi la compagnia aveva servizi di guardia distaccati nella città, cioè presso:
La Corte di Palazzo Reale
La Commenda a Porta Romana
Al Passetto di Porta Comasina
Inoltre veniva fatta una sorveglianza attiva di prevenzione incendi nei Regi Teatri alla Scala ed alla Cannobbiana nelle ore di spettacolo.

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                                                    ALTRE SEDI CHE NEL TEMPO HANNO OCCUPATO
Dall'ex convento di S. Eustorgio gli Zappatori Pompieri passarono nel 1812 al locale delle Grazie, da dove traslocarono nel 1872 in quello di S. Gerolamo e finalmente nel 1885 nel fabbricato di via Ansperto,che attualmente é utilizzato come sede dell'ISPETTORATO REGIONALE DEI VIGILI DEL FUOCO DELLA LOMBARDIA e dall'ISPETTORATO PER I PORTI E GLI AEROPORTI DELL'ITALIA SETTENTRIONALE.

                                                      L'ORGANIZZAZIONE ANTINCENDI NEL 1900
Nel 1906 in occasione del Congresso (Concorso internazionale) Milano vantava una solida organizzazione antincendi, ammirata da visitatori italiani e stranieri. Infatti oltre alla caserma di via Ansperto esistevano già due posti distaccati di vigilanza dotati di traino a cavalli: in via B. Marcello e in Porta Romana; inoltre nel recinto dell'esposizione vi erano due altri posti di vigilanza con traino a cavalli: uno alla sezione di P.zza D'Armi e l'altro alla sezione del Parco; non contando i due posti di vigilanza corredati con materiale trainato a braccia e dislocato a Palazzo Marino ed a Porta Genova.

                                                        SCELTA DEI POSTI DI VIGILANZA
L'organizzazione dei pompieri Milanesi fu basata sul principio di far giungere il più sollecitamente possibile i soccorsi sul luogo dell'incendio.
Fissato il limite pratico di cinque minuti circa, come massimo intervallo fra la chiamata e l'arrivo del soccorso, la città fu divisa in sei zone: una centrale e cinque periferiche aventi ciascuna un raggio medio di azione di circa 2 Km.
La zona centrale era servita dalla caserma di via Ansperto; poi vennero costruiti delle casermette apposite:
la prima sui bastioni di Porta Romana
la seconda in via B. Marcello
la terza in via Sardegna
la quarta in via Monviso
la quinta in progetto coprirà i quartieri di Porta Genova e Porta Ticinese.

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                                                           LA DOTAZIONE ANTINCENDIO
La dotazione antincendio era la seguente:
N° 1 carro autopompa di primo soccorso
N° 1 scala aerea girevole di salvataggio
N° 1 pompa a vapore
N° 1 lettiga a cavalli

                                                           L'ORGANIZZAZIONE DEI POMPIERI E LE LEGGI
Come si é già intuito i pompieri fino a questo momento hanno avuto un'evoluzione spontanea nell'ambito delle grandi città e nelle aree industriali, sono alle dipendenze dei comuni e vengono chiamati civici pompieri.
Con la legge n° 1570 del 27-12-41 viene istituito il Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco - C.N.VV.F. - che viene posto alle dipendenze del Ministero dell'Interno, nella Direzione Generale della Protezione Civile e dei Servizi Antincendi - D.G.P.C. e S.A. -, che da questo momento coordinerà i vari corpi comunali.

                                                             COMPITI ISTITUZIONALI DEI POMPIERI
Il Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco é chiamato a tutelare l'incolumità delle persone e la salvezza delle cose mediante la PREVENZIONE e l'ESTINZIONE degli INCENDI e l'apporto di soccorsi tecnici in genere, anche ai fini della protezione antiaerea.

                                                               POMPIERI PROFESSIONISTI E VOLONTARI
Con la legge che è stata indicata, vengono
istituzionalizzati due ruoli quello del personale permanente che svolge a tempo pieno tale lavoro:
il personale volontario o discontinuo che viene reclutato nei comuni posti ad una certa distanza dalle sedi con personale permanente e che, per scarso numero d'interventi non giustificano l'esposizione economica che richiede un posto di vigilanza con personale permanente.
I volontari sono particolarmente diffusi nel Nord dell'Italia specie in montagna; per esempio ogni comune del Trentino é dotato di distaccamento con personale volontario.

                                                                 DA CHI DIPENDONO I POMPIERI
I Vigili del Fuoco con la legge N° 469 del 13-5- 61 sono diventati statali.
In effetti si constatò che la sicurezza del cittadino era proporzionale alla ricchezza della città e a quanto denaro l'Amministrazione comunale poteva impegnare nell'organizzazione dei pompieri.
Le Regioni erano ancora da fare, cosi si ritenne di statalizzare l'organizzazione pompieristica al fine di distribuire con uniformità le misure di sicurezza antincendi, che da allora sono diventate una spesa dello stato.

CRONOLOGIA DEI COMANDANTI DI MILANO DAL 1811

- Capitano Pasinio Basilio            1811 - 1819

- Capitano Belletti Giacomo          01/11/1819 - 11/08/1849

- Capitano Restellini Gaetano      12/08/1849 - 05/06/1859

- Capitano Ponti Luigi                    06/06/1859 - 30/06/1873

- Cav. Mazari Ambrogio                 01/07/1873 - 21/01/1890

- Cav. Goldoni Alberto Ercole       12/11/1890 - 31/01/1910

- Ing. Pennè Ugo                              01/02/1910 - 31/12/1915

- Ing. Villa Paolo                               01/01/1916 - 31/01/1931

- Ing. Calvino Giovanni                    01/02/1931 - 21/12/1932

- Ing. Iosi Antonio                            22/12/1932 - 26/09/1933

- Ing. Calvino Giovanni                    27/09/1933 - 14/12/1939

- Ing. Iosi Antonio                            15/12/1939 - 10/08/1941

- Ing. Rolando Silvestro                  11/08/1941 - 14/08/1943

- Ing. Iosi Antonio                            15/08/1943 - 27/03/1957

- Ing. Dentella Alessandro               28/03/1957 - 12/12/1957

- Ing. Previti Gaetano                      11/01/1958 - 10/07/1962

- Ing. Pierro Pasquale                     10/07/1962 - 23/01/1965

- Ing. Spasciani Antonio                  23/01/1965 - 08/06/1971

- Ing. Lellieri Daniele                       08/06/1971 - 11/07/1973

- Ing. Miggiano Carmelo                 11/07/1973 - 09/09/1981

- Ing. Ancillotti Paolo                       10/09/1981 - 10/06/1984

- Ing. Corbo Leonardo                    11/06/1984 - 31/05/1991

- Ing. Barzi Roberto                         01/06/1991 - 08/01/1997

- Ing. d'Ambrosio Dario                   09/01/1997 - 31/07/2003

- Ing. Denaro Leonardo                  01/08/2003 - 31/07/2005

- Ing. Pellicano Dante                     01/08/2005 - 20/06/2010

- Ing. Barberi Silvano                      21/06/2010 - 29/12/2016

- Ing. Pellicano Dante                     30/12/2016 - 02/03/2017

- Ing. Vallefuoco Gaetano               03/03/2017 - 14/02/2018

- Ing. Pellicano Dante                     15/02/2018 - 16/09/2018

- Ing. dall'Oppio Carlo                     17/09/2018 - 29/06/2020

- Ing. Piccinini Fabrizio                    29/06/2020 - 25/07/2021

- Ing. Micele Nicola                          02/09/2021 -

EVENTI PARTICOLARI VERIFICATISI NEL TEMPO

  • MEDAGLIA D’ARGENTO AL VALORE CIVILE

“Anni 1940-1944 – In occasione di numerose incursioni aeree susseguitesi, nel corso del recente conflitto, il 52° Corpo dei vigili del Fuoco, confermando le sue valorose tradizioni, accorreva nelle zone colpite e, affrontando rischi gravissimi mercè l’ardimento e la perizia dei suoi componenti, alcuni dei quali perdevano la vita nell’adempimento del proprio dovere, si prodigava incessantemente nelle operazioni di salvataggio, di soccorso ai feriti e di spegnimento degli incendi. Dava così ammirevole prova di esemplare coraggio, di audacia e di sprezzo del pericolo”

  • MEDAGLIA D’ARGENTO AL VALORE CIVILE

“7 luglio 2001 – In occasione di una violenta tromba d’aria abbattutasi sulla Brianza, interveniva prontamente con il proprio personale nelle zone disastrate e si prodigava con encomiabile slancio ed elevata professionalità nelle operazioni di soccorso, contribuendo con protratto e generoso impegno al ripristino delle normali condizioni di vita delle comunità. Per la mirabile dedizione ed il profondo senso di abnegazione riscuoteva l’unanime e riconoscente plauso delle popolazioni. “

  • MEDAGLIA D’ARGENTO AL VALORE CIVILE

“8 ottobre 2001 Linate (MI) / 1 marzo 2002 Trezzano sul Naviglio (MI) – In occasione di violenti incendi sviluppatisi presso il deposito bagagli dell’aerostazione di Linate e in un locale ristorante di Trezzano sul Naviglio, interveniva prontamente col proprio personale nelle zone disastrate e si prodigava con encomiabile slancio ed elevata professionalità nelle operazioni di recupero delle vittime e di ricerca e salvataggio delle personale coinvolte nei sinistri. Per il generoso impegno e l’alto senso di abnegazione riscuoteva l’unanime e incondizionata riconoscenza delle popolazioni.”

  • DIPLOMA DI BENEMERENZA CON MEDAGLIA

Conferito dal Ministero dell’Interno Dipartimento dei Vigili del fuoco “Per lo straordinario impegno e le eccezionali qualità professionali dimostrate nell’immediatezza dell’evento nonché per tutte le attività resesi necessarie nei mesi successivi al 29 agosto 2021, quando un violento incendio colpiva l’edificio “Torre dei Moro” a Milano; la tempestività del soccorso operato anche con l’ausilio di mezzi di supporto, consentiva il salvataggio dei residenti. ”

  • INCENDIO NITROLCHIMICA SAN GIULIANO MILANESE

Il 13 settembre 2022 un incendio è divampato all’interno della Nitrolchimica, azienda collocata nell’area industriale di San Giuliano Milanese. I vigili del fuoco di Milano hanno lavorato per quasi 24 ore per scongiurare che le fiamme distruggessero tutto il complesso chimico.

  • INCENDIO FURGONE TRASPORTO OSSIGENO

L'11 maggio 2023 un esplosione in pieno centro a Milano di un furgoncino con all’interno bombole di ossigeno accanto ad un asilo nido. E’ successo in via Pier Lombardo, zona Porta Romana. I vigili del Fuoco di Milano intervenuti in pochissimi minuti hanno evacuato un intero palazzo adiacente la via Vasari e messo in sicurezza l’intera area.

  • INCENDIO RSA "CASA DEI CONIUGI"

Il 7 luglio 2023 un incendio scoppiato all’interno di una storica residenza per anziani in via dei Cinquecento a Milano provoca la morte di sei ospiti. Il tempestivo intervento dei vigili del fuoco milanesi permette il salvataggio di oltre sessanta persone. Per questa attività di soccorso, il Capo del Corpo conferisce al personale intervenuto il diploma di benemerenza con medaglia.

  • MALTEMPO

Il 25 luglio 2023, poco dopo le 4 del mattino, un violentissimo temporale si abbatte su Milano. Raffiche di vento ad una velocità di oltre 100 kmh, 40 mm di acqua in appena dieci minuti. Le conseguenze sono drammatiche, il capoluogo lombardo è in ginocchio. I vigili del fuoco effettuano complessivamente 1200 interventi impiegando mille unità complessive e 35 mezzi.

  • INCENDIO ARCADIA

Il 28 febbraio 2024: un incendio colpisce un’azienda di logistica di 8 mila metri quadri nel comune di Trucazzano. Diciassette le squadre di vigili del fuoco del Comando di Milano che si sono avvicendate per 24 ore per domare e circoscrivere le fiamme. Un lavoro complesso e reso difficoltoso dal denso fumo, che si è protratto per alcuni giorni.

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