L'alluvione del Tanaro nel 1994
Tra il 5 e il 6 novembre 1994 un violento evento alluvionale colpì le province di Torino, Cuneo, Asti e Alessandria. Piogge torrenziali colpirono il Piemonte fin dai primi giorni di novembre, finché il Po, il Tanaro e altri affluenti esondarono. Le acque dei fiumi inondarono vaste aree del territorio di Vercelli, Torino, Alessandria, Asti e Cuneo, causando 69 vittime e più di 2000 sfollati.
L’analisi dei processi geo-idrologici che si verificarono durante questo evento lo rappresentò come uno dei più gravi mai accaduti. I danni interessano quasi cinquecento comuni e numerose infrastrutture, soprattutto nella valle del Tanaro, ad Alba, Asti e Alessandria. Nel Piemonte meridionale alcuni centri abitati rimasero isolati per giorni.
I Vigili del fuoco accorsero da ogni parte d’Italia per portare soccorso. A San Raffaele Cimena, in provincia di Torino, si verificò l’incidente più grave e più emotivamente coinvolgente per le squadre che intervennero: una frana travolse una palazzina di due piani in strada Carcassa 2, al suo interno una famiglia di cinque persone, tra cui due bimbe, una di due anni e l’altra di cinque mesi. Di quella famiglia si salvò solo la bambina più piccola, protetta dalla mamma dopo il crollo della casa.
I vigili del fuoco lavorarono per oltre cinque ore, con notevoli rischi per la propria incolumità visto il continuo movimento della collina che da un momento all’altro avrebbe potuto causare nuovi smottamenti. Gli sforzi dei soccorritori furono premiati quando riuscirono a individuare la piccola: una manina si muoveva tremolante tra le macerie e proprio grazie a quella mano le squadre furono in grado di individuarla e portarla in salvo.