PagoPA
Il Dipartimento dei Vigili del Fuoco ha aderito al sistema dei pagamenti elettronici PagoPA, realizzato per rendere più semplice, sicuro e trasparente qualsiasi pagamento verso la Pubblica Amministrazione.
Il sistema è adottato da un numero crescente di Enti e di istituti di pagamento (Prestatori di Servizi di Pagamento - PSP), come banche, poste ed altri.
Ad oggi tramite il sistema PagoPA i cittadini possono pagare i servizi offerti dal Corpo nazionale dei vigili del Fuoco:
- Attività di Formazione del personale addetto ai servizi di sicurezza nei luoghi del lavoro
- Attività di Autorizzazione, Certificazione e prova finalizzate alla commercializzazione ed impiego dei prodotti e sistemi antincendio
- Attività di Controllo e Vigilanza sul mercato dei prodotti e dei laboratori per aspetti inerenti la sicurezza antincendio
- Prevenzione Incendi per attività di cui al DPR 151/2011
- Prevenzione rischio di incidente rilevante Dlgs 105/2015
- Vigilanza antincendio
- Soccorso Tecnico non Urgente
Sono previste due modalità di accesso al portale :
- Previa registrazione sul portale dei Vigili Del Fuoco
- Tramite il sistema Spid con un identità digitale unica
Se non sei ancora registrato Registrati altrimenti Accedi
Contatti
Per inviare richieste di chiarimento o per assistenza tecnica utilizzare la seguente mail:
pagopa@vigilfuoco.it (per le necessità dei cittadini)
assistenza.pagopa@vigilfuoco.it (ad ESCLUSIVO uso degli operatori del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco)
FAQ
PagoPA è un sistema per rendere più semplici, sicuri e trasparenti tutti i pagamenti verso la Pubblica Amministrazione. PagoPA è adottato obbligatoriamente da tutte le Pubbliche Amministrazioni e da un numero crescente di Banche e di istituti di pagamento (Prestatori di Servizi a Pagamento - PSP). PagoPA è previsto in attuazione dell’art. 5 del CAD (Codice dell’Amministrazione Digitale) e dal D.L. 179/2012.
pagoPA nasce per specifici motivi:
Incrementare l’uso di modalità elettroniche di pagamento a livello di sistema Paese in considerazione del fatto che, i pagamenti della PA, sono rilevanti per numero di transazioni e volumi
rendere il cittadino libero di scegliere come pagare, dando evidenza dei costi di commissione
ridurre i costi di gestione degli incassi per le PA
standardizzare a livello nazionale le modalità elettroniche di pagamento verso la PA
consentire un’automazione nella riconciliazione contabile dei pagamenti
E' possibile effettuare sia pagamenti "predeterminati", rispetto ai quali Il Corpo Nazionale ha già calcolato l’importo (richiesta effettuata al comando o Direzione competente ) visibili nella apposita area cittadino alla voce PAGAMENTO CON IUV, sia pagamenti "spontanei" ,alla voce PAGAMENTO SPONTANEO.
No, il sistema pagoPA permette solo pagamenti verso la Pubblica Amministrazione.
Il principale vantaggio di utilizzare il sistema pagoPA è quello di affidarsi ad un sistema unico di pagamento, semplice, rapido e trasparente (certezza dei costi di commissione, chiarezza degli importi, ecc.), per effettuare qualsiasi tipo di pagamento verso la Pubblica Amministrazione. In particolare:
- multicanalità integrata a livello nazionale con trasparenza dei costi delle commissioni
- uniformità dell’avviso di pagamento e possibilità di avvisare il cittadino digitalmente sui canali che preferisce (sul sito del PSP scelto, mail);
- certezza del debito dovuto, con possibilità di ottenere l’attualizzazione dell’importo, ossia l’importo da pagare è sempre quello valido e richiesto dall’Ente Creditore (se l’importo varia nel tempo per interessi di mora o altro, su pagoPA viene sempre aggiornato);
semplicità e velocità del processo: basta inserire il codice di avviso (IUV Identificativo Unico Versamento) per pagare e ricevere la quietanza liberatoria ovvero la certezza che l’Ente Creditore ha incassato il tributo e non potranno esserci verifiche o accertamenti successivi.
Il sistema pagoPA permette agli Enti Creditori di utilizzare un sistema semplice, standardizzato, non oneroso per ricevere qualsiasi tipo di pagamento. Tra i vantaggi, pagoPA permette di ridurre i costi per ricevere e gestire i pagamenti e di automatizzare gli incassi, rendendone più facile ed efficiente la gestione.
Le Pubbliche Amministrazioni sono tenute per legge ad aderire al sistema di pagamento pagoPA. Le PA che non hanno rapporti diretti con cittadini e imprese, possono essere esentate dall’adesione al sistema, purché abbiano inviato ad AgID la specifica dichiarazione per tale esenzione.
Il Nodo dei Pagamenti-SPC è un’infrastruttura tecnologica unitaria, basata su regole e specifiche standard, che offre una modalità semplificata e uniforme per garantire l’interoperabilità tra gli Enti Creditori aderenti e i Prestatori di servizi di pagamento per l’effettuazione dei pagamenti. Tale infrastruttura non è una piattaforma di pagamento, ma permette al pagatore di richiedere l’esecuzione del pagamento a favore del soggetto aderente al sistema pagoPA, scegliendo la modalità di pagamento preferita, avendo, al contempo, la garanzia della rapidità e della piena trasparenza del pagamento stesso.
Con l’adesione al Nodo dei Pagamenti-SPC, l’Ente Creditore può automaticamente, senza costi aggiuntivi, né necessità di convenzionamenti con i PSP, mettere a disposizione del cittadino i seguenti strumenti e canali di pagamento elettronico:
- il bonifico bancario o postale ovvero il bollettino postale
- versamenti effettuati con «carte di debito, di credito, prepagate ovvero di altri strumenti di pagamento elettronico disponibili, che consentano anche l’addebito in conto corrente», avvalendosi dei prestatori di servizi di pagamento individuati secondo la procedura di cui al comma 1, lettera b) dell’art. 5 del CAD.
I pagamenti di cui al punto 2) possono essere effettuati presso ATM o POS fisici o virtuali messi a disposizione dai Prestatori di Servizi di Pagamento ovvero essere eseguiti autorizzando addebiti diretti da parte dell’utilizzatore finale.
Sul sito di AgID è possibile consultare l’ elenco completo dei Prestatori di Servizi a Pagamento (PSP).
Si. Ogni istituto che gestisce in pagamenti con pagoPA (Prestatori di Servizi a Pagamento) può applicare autonomamente differenti costi, a seconda delle proprie politiche commerciali e delle condizioni contrattuali dell’utente.
A fronte dell’erogazione di un servizio di pagamento, il pagatore è chiamato a corrispondere al suo PSP una commissione. Le commissioni per la gestione del pagamento sono causate da alcuni costi di servizio che i PSP sostengono per garantire un servizio di qualità: ad esempio, la continuità di erogazione h24x365, i tempi di esecuzione delle transazioni che devono essere molto bassi, costi dei circuiti internazionali nel caso di pagamento con carta di credito, sicurezza e servizi anti-frode, affidabilità dell’infrastruttura, etc.
Il potere contrattuale di qualsiasi ente, anche di grandi dimensioni, è certamente inferiore a quello della Pubblica Amministrazione italiana nel suo complesso: per questo i PSP garantiscono a pagoPA un trattamento quasi sempre più vantaggioso.
Inoltre, la trasparenza dei costi di commissione dovrebbe incentivare la concorrenza, livellando verso il basso i costi di commissione: ad esempio, se vedo che la mia banca mi fa pagare una commissione alta per pagare con conto corrente posso scegliere la carta di credito, anche con un altro istituto (vedi anche FAQ A15, A17 e A18).
Si. Con la nuova versione dell’interfaccia di pagoPA, il pagamento con carta avviene con il semplice inserimento dei dati (numero, data di scadenza, CVV). pagoPA si occupa poi di individuare il PSP più conveniente per il cittadino in base ai dati della carta fornita, ferma restando per il cittadino la facoltà di modificare tale suggerimento (vedi anche FAQ A15, A16 e A18). Potrebbero ancora esserci però siti che espongono la vecchia interfaccia utente, nella quale, fatta la scelta della carta come strumento per il pagamento, è poi richiesto al pagatore di selezionare il circuito (VISA, Mastercard, AMEX, ecc.) e poi il PSP che voglio gestisca il pagamento.
La logica di pagoPA è quella, concordata con Banca d’Italia, di fare in modo che sia sempre il cittadino a scegliere il PSP con cui svolgere il servizio di pagamento, anche al fine di scegliere le commissioni da pagare. Ed è così che ragiona l’interfaccia utente attuale. Anche per i pagamenti con carta per i quali sia richiesto semplicemente di inserire il numero carta, la data di scadenza e il CVV, e il PSP sia selezionato automaticamente dall’interfaccia, tale selezione è un mero suggerimento all’utente su quale sia il PSP che risulta essere per lui il più conveniente ed adeguato, ferma restando la possibilità del pagatore di selezionare un diverso PSP .
Con pagoPA, la carta di credito rappresenta solo uno degli strumenti che il cittadino può utilizzare. Come per qualsiasi pagamento con carta di credito, il cittadino ha il diritto di disconoscere un’operazione che non ha autorizzato (ad esempio in caso di smarrimento della carta o clonazione della stessa), previa denuncia e blocco della carta, oppure contestando l’addebito entro 60 giorni dalla ricezione dell’estratto conto. L’istituto di pagamento (Prestatori di Servizi a Pagamento) che ha eseguito l’operazione di addebito della carta di credito è responsabile della verifica della legittimità della richiesta, come da normale procedura legata a qualsiasi pagamento effettuato con carta di credito. Resta ferma la possibilità per il pagatore di rivolgersi direttamente alla Pubblica Amministrazione che ha ricevuto il pagamento, per la richiedere il rimborso dell’importo pagato, in quanto non dovuto in tutto o in parte, ad esempio per la mancata erogazione del servizio o per l’erogazione di un servizio di importo diverso da quanto già pagato.
Il Sistema pagoPA previene la possibilità di effettuare pagamenti errati, controllando l’esistenza della posizione debitoria e la sua consistenza al momento del pagamento. Tuttavia, errori sono comunque possibili in altri snodi del processo e quindi, se per qualsiasi motivo l’utente abbia la necessità di annullare un pagamento eseguito tramite pagoPA, può richiedere all’Ente Creditore il rimborso, motivando adeguatamente la richiesta ed esibendo semplicemente la ricevuta di pagamento (o la quietanza) che ha ottenuto dallo stesso Ente Creditore o l’attestazione di pagamento ricevuta dal PSP con cui ha effettuato il pagamento.
Tali documenti sono sufficienti per ricostruire interamente la vicenda da parte dell’Ente Creditore.