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Il soccorso

Vuoi sapere come operano i vigili del fuoco ?
Ecco una panoramica delle attività svolte quotidianamente e delle professionalità impegnate, ogni giorno, sul territorio nazionale a tutela della sicurezza dei cittadini.

L'organizzazione del soccorso

Il Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco assicura tutti gli interventi tecnici necessari al fine di salvaguardare l'incolumità delle persone e l'integrità dei beni, garantendo il soccorso non solo in occasione di incendi, ma anche di tutte quelle situazioni di emergenza come, ad esempio, improvvisi o minaccianti crolli strutturali, frane, piene, alluvioni o altre calamità pubbliche.
Le azioni di soccorso tecnico urgente sono assicurate da squadre operative presenti su tutto il territorio nazionale, organizzate in 103 Comandi, integrati in 18 Direzioni Regionali e coordinati dalle Sale Operative di livello provinciale, nonché a livello nazionale da un Centro Operativo Nazionale (C.O.N.), ubicato all’interno del Palazzo Viminale. Le sale operative provinciali ricevono le richieste di soccorso da parte dei cittadini, organizzano e dispongono le uscite di uomini e mezzi di soccorso più adeguati al tipo e all’entità dell’intervento da eseguire.
Le sale Operative VV.F. ricevono circa 3 milioni di chiamate all'anno ed effettuano circa 750mila interventi all'anno, ovvero 2mila interventi al giorno, con 90 squadre che intervengono ogni ora.

Le attività di soccorso

Il Corpo dei Vigili del Fuoco assicura il servizio di soccorso pubblico e di prevenzione ed estinzione degli incendi su tutto il territorio nazionale ed è componente fondamentale del Servizio di Protezione Civile (D.Lgs. 139/2006).
La missione principale dei Vigili del Fuoco è quindi il soccorso tecnico urgente, che riguarda la protezione delle persone, dei beni e dell'ambiente da incidenti, disastri e catastrofi, comprendendo tutte le tipologie di intervento: incendi, incidenti stradali, rischi industriali e inquinamento, incendi boschivi, salvataggio di persone in pericolo, incastrate, ferite, intossicate, annegate o disperse.
Anche la protezione ambientale è diventata una delle missioni a pieno titolo del soccorso pubblico; oggi, proteggere la natura dai prodotti tossici, dai cambiamenti climatici o dagli incendi boschivi, fa parte della vita quotidiana dei Vigili del Fuoco.
Tutti gli interventi sono caratterizzati dal requisito dell'immediatezza della prestazione, per cui sono richieste professionalità tecniche, anche ad alto contenuto specialistico, e idonee risorse strumentali.

Standard di Interoperabilità delle Comunicazioni in Emergenza

Decreto 23 maggio 2011

È stato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 142 del 21 giugno 2011 Il decreto che definisce il profilo del protocollo CAP dei Vigili del fuoco. Con questo decreto "Approvazione del profilo del protocollo per la trasmissione dei dati ai fini della cooperazione applicativa con i servizi di emergenza di cui al decreto 17 giugno 2008", il Dipartimento dei Vigili del Fuoco del soccorso pubblico e della difesa civile ha adottato il "Profilo CAP Vigili del Fuoco". Grazie alle dettagliate specifiche contenute nel documento "Profilo CAP Vigili del Fuoco e modalità preferenziali di trasmissione", pubblicato nella sezione apposita del sito, tutti gli Enti che operano nel soccorso potranno autonomamente dotarsi di strumenti per lo scambio di dati informatici con le sale operative dei Vigili del Fuoco che rispettino gli standard prescritti. Il decreto ha lo scopo di presentare la tabella di validazione dei messaggi di allerta CAP ricevuti e inviati dai sistemi di Sala Operativa del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco da/a Enti concorrenti nelle attività di soccorso e assistenza al cittadino, qualora siano in vigore convenzioni bilaterali conformi al modello approvato dal Ministero dell'Interno, Dipartimento dei Vigili del Fuoco, del Soccorso Pubblico e della Difesa Civile. La tabella riporta il comportamento dei sistemi di Sala Operativa del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco nei casi di non conformità dei messaggi, siano essi messaggi di allerta CAP aderenti al "Profilo CAP Vigili del Fuoco" o meno.

Le nuove prescrizioni e requisiti del "Profilo CAP Vigili del Fuoco" non contraddicono i requisiti richiesti dallo standard CAP. I messaggi di allerta conformi al "Profilo CAP Vigili del Fuoco" sono tutti e sempre conformi allo standard CAP. Il Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco genera e invia messaggi conformi al "Profilo CAP Vigili del Fuoco" e assicura la ricezione e gestione di tutti i messaggi di allerta conformi allo standard CAP, anche se non conformi al "Profilo CAP Vigili del Fuoco". L'elemento innovativo riguarda il fatto che la gestione di messaggi di allerta conformi al "Profilo CAP Vigili del fuoco" è ottimizzata per gli operatori delle Sale Operative dei Vigili del Fuoco ed evita i ritardi tecnici nella successiva gestione degli interventi.

I messaggi di allerta CAP prevedono l'utilizzo di Feed Atom conformi allo standard (AtomSyndication Format), così come specificato dal documento RFC 4287. Nell'ottica dell'utilizzo di metodologie standard di interoperabilità informatica è stato utilizzato il formato standard CAP (Common Alerting Protocol), protocollo basato su XML, e "trasportabile" su Internet / Intranet attraverso la porta standard http (80) su TCP/IP. Questo standard, nato negli Stati Uniti, è stato utilizzato dal Dipartimento dei Vigili del Fuoco, del Soccorso Pubblico e della Difesa Civile nell'ambito del progetto Europeo REACT. Tale progetto, coordinato dal Corpo nazionale dei Vigili del Fuoco, è incentrato proprio sulle problematiche di trasmissione e scambio dati ai fini della cooperazione dei servizi di emergenza.

CAP è un formato semplice e flessibile di scambio dati digitale, aperto e non proprietario, per la collezione e la distribuzione di notifiche di sicurezza e avvisi di emergenza, su tutti i tipi di reti e sistemi di emergenza pubblici. Inoltre, il protocollo CAP non si riferisce ad alcuna particolare applicazione o metodo di telecomunicazione ed è compatibile sia con tecniche emergenti, come i web services, sia con formati esistenti comprendenti SAME (Specific Area Message Encoding) usato per il "National Oceanic and Atmospheric Administration (NOAA) Weather Radio" degli Stati Uniti e l'"Emergency Alert System" (EAS), con le seguenti caratteristiche:

  • Fornisce compatibilità con tutti i tipi di sistemi informativi e di pubblica emergenza, compresi quelli designati perpopolazioni multilingue, o con particolari necessità di vario genere.
  • Include elementi geospaziali in modo da consentire unaindividuazione flessibile ma precisa delle emergenze.
  • Permette di specificare risorse digitali quali immagini e file audio associati all'incidente.
  • Supporta vari meccanismi per assicurare l'autenticità, integrità e confidenzialità (ove richiesto) dei messaggi, includendo in particolare il lavoro della "OASIS Web Services Security" e del Comitato Tecnico PKI.
  • Permette che i messaggi di emergenza vengano disseminati simultaneamente verso differenti sistemi, incrementando l'efficienza e la semplicità nella gestione delle emergenze.

Allegati

Decreto CAP n. 71 del 23-05-2011
Profilo Italiano VVF CAP e FEED
Decreto 17 giugno 2008

Le professionalità

Tutti gli interventi VV.F. richiedono professionalità tecniche, anche ad alto contenuto specialistico, pertanto, nel Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco esistono diverse specializzazioni, ovvero personale addestrato ad interventi particolari che, affiancato al personale operativo non specialistico, copre tutte le tipologie di intervento. Tenuto conto del particolare tipo di impiego del personale, il soccorso tecnico specialistico del Corpo nazionale dei vigili del fuoco può essere suddiviso in:

Soccorso Su Terra

Soccorso In Aria

Soccorso In Acqua

I mezzi di soccorso

Il Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco possiede mezzi e particolari attrezzature per lo svolgimento di qualsiasi intervento di soccorso. La particolare livrea che caratterizza tutta la flotta, con scritte e logo bianchi su fondo rosso, li rende facilmente riconoscibili a tutti.
I principali mezzi di soccorso sono dislocati in ciascun Comando e Distaccamento, in numero adeguato alle esigenze del territorio di competenza, e permettono di poter fronteggiare l’emergenza in sicurezza e in tempi brevi.
Tenuto conto del particolare tipo di soccorso, i mezzi del Corpo nazionale dei vigili del fuoco possono essere suddivisi in:

Mezzi Su Terra

Mezzi In Aria

Mezzi In Acqua

Le attrezzature e l’equipaggiamento

Per fronteggiare situazioni di varia natura e pericoli di diversa entità, come quelli cui sono preposti i Vigili del Fuoco, sono necessarie numerosissime attrezzature, collocate su automezzi, in grado di raggiungere prontamente il luogo dell'incidente.
Inoltre, tutti i Vigili del Fuoco indossano particolari dispositivi di protezione individuale (D.P.I.), di tessuto tecnico ed ignifugo, che li protegge, oltre che dalle fiamme e dal calore, anche dall’azione di corpi laceranti, schizzi di sostanze liquide aggressive e/o agenti estinguenti (schiume, acqua), agenti atmosferici, polveri nocive (particolati, polveri estinguenti). Tutti i D.P.I. hanno strisce catarifrangenti, per essere visibili di notte o in situazioni di scarsa visibilità.

Attrezzature

Equipaggiamento

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