Cortometraggio "Carissima signorina Marisa"

Era il 30 novembre del 1950 quando le porte di Villa Bellavista a Borgo a Buggiano si aprirono per la prima volta per accogliere un particolare gruppo di bambini dai 6 agli 11 anni, provenienti da tutte le regioni di Italia, ma accumunati dalla dolorosa sorte di essere orfani di Vigili del fuoco. Erano quasi cento e a loro, ogni anno, se ne sarebbero aggiunti altri, con simili storie di difficoltà e bisogno.
Dei “loro” orfani i Vigili del fuoco si presero cura nell’Istituto di Borgo a Buggiano per circa quindici anni, in uno sforzo solidaristico e pragmatico, organizzativo ed umano, che ci racconta il Corpo nazionale in modo insolito, eppure profondamente legato alla nostra identità istituzionale.
A riportare alla luce questa storia ci aiutano innanzitutto le testimonianze dei bambini di allora, che hanno a lungo custodito una memoria che il Corpo nazionale oggi si impegna a recuperare e tramandare, attraverso un’accurata ed attenta opera di restituzione e divulgazione.
Oltre alle tante voci degli ex “vigilini”, la fortuna ci ha permesso di ascoltare anche quella, preziosissima, di chi nell’orfanotrofio svolse la delicata funzione di “vigilatrice”: la signora Marisa Magi che, giovane poco più che ventenne e fresca di diploma magistrale, lavorò e visse nell’Istituto di Borgo a Buggiano dal 1950 al 1952.
In occasione dell’incontro con la signora Marisa Magi – avvenuto alle Scuole centrali antincendi il 12 marzo 2024 – è stato realizzato un video, che vuole narrare non solo i passi salienti dell’intervista raccolta, ma soprattutto il senso del “fare memoria” come azione collettiva, generata dal desiderio di raccontare e, insieme, dalla disponibilità ad ascoltare e che, producendo “esperienza” più che semplice “conoscenza”, permette di riannodare il filo di una storia che il tempo aveva lacerato.