Giuramento dell'ottantanovesimo corso allievi Vigili del Fuoco

Giuramento degli allievi dell'ottantanovesimo corso
Nella mattinata del 25 maggio, i 485 allievi Vigili del fuoco dell'89° hanno giurato fedeltà alla Repubblica Italiana, entrando così a far parte del Corpo Nazionale.
Una cerimonia particolare per gli oltre 400 allievi che, nel rispetto delle misure per il contrasto al virus SARS-CoV 2, hanno giurato insieme ma a distanza, in collegamento video-streaming dai poli didattici presenti nelle Direzioni regionali.
Nelle Scuole Centrali Antincendio di Roma Capannelle, in collegamento streaming dal Viminale con il Ministro dell'Interno Luciana Lamorgese, e davanti al sottosegretario ai Vigili del fuoco Carlo Sibilia, al capo dipartimento Laura Lega, al capo del Corpo Fabio Dattilo, hanno giurato gli allievi del contingente del polo Lazio
Il ministro, nel suo saluto, ha ricordato agli allievi che il lavoro dei Vigili del fuoco è fatto sia di tecnica e di professionalità che di grande umanità e solidarietà. Doti dimostrate, ha sottolineato il prefetto Lamorgese, anche durante la pandemia in cui il Corpo Nazionale ha modificato i protocolli di intervento, ma non ha intaccato la sua capacità di essere vicino alla cittadinanza. Oggi è un momento importante che segna il vostro ingresso nella famiglia del Corpo nazionale. Da moltissimi anni i Vigili del fuoco rappresentano una tra le Istituzioni più amate dalla gente. L'origine di questo gradimento nasce dalla relazione tra loro e il cittadino, che si stabilisce in una situazione di pericolo. Come ha ricordato il Presidente della Repubblica: attraverso i Vigili del fuoco lo Stato mostra un volto amico e vicino a chi è in difficoltà"."
Il Capo dipartimento nel complimentarsi con i neo vigili del fuoco ha sottolineato che indossare la divisa significa essere responsabili, poichè è uno dei segni distintivi di chi ha scelto di servire lo Stato. La divisa dei Vigili del fuoco, ha continuato il prefetto Lega, è inoltre sinonimo di coraggio, professionalità e umanità. "Le Scuole Centrali Antincendio hanno, da quasi 80 anni, il delicato compito di formare gli allievi a quella che è la capacità di affrontare le sfide che si troveranno difronte nell'esercizio della professione. Desidero oggi richiamare l'attenzione sull'assoluta necessità che qui, oltre l'esercizio tecnico e professionale, il coraggio e la disponibilità verso lì'altro, si insegni e si apprenda l'esercizio della responsabilità. Essere vigili del fuoco significa entrare nella grande famiglia dello Stato e di assumere l'impegno di onorare la pubblica funzione, assolvendo questo compito con disciplina ed onore. Siamo noi i primi a dover rispettare la legge e a dare il buon esempio". Il capo dipartimento ha voluto poi ricordare i caduti del Corpo sia in servizio che per l'emergenza sanitaria.
Il Capo del Corpo Nazionale ha sottolineato, nel suo discorso, che nonostante l'emergenza sanitaria in corso, i Vigili del fuoco sono schierati, segno che la determinazione e il coraggio sono più forti delle difficoltà. "Ancora una volta un percorso così significativo è stato segnato da questo evento senza precedenti, ma come sempre l'immagine è emblematica: il pericolo sullo sfondo e i vigili schierati comunque. Oggi il vostro coraggio è premiato perchè giurate fedeltà al nostro grande Paese. Entrate a far parte di un Corpo che Eurispes colloca sul gradino più alto del podio con l'87,7% dei consensi definendoci eroi speciali. Siete stati selezionati per un mestiere unico, in cui ogni giorno si tocca con mano il valore del Giuramento: che questa formula diventi la spinta che costantemente sostiene il vostro impegno verso la collettività". L'Ing. Dattilo ha concluso il suo intervento chiamando al raccoglimento i presenti nel ricordo dei colleghi che ci hanno lasciato mentre operavano per il bene comune e delle tante vittime dei disastri in cui siamo stati chiamati ad intervenire, per ultimo quelle di Stresa.
Al termine degli interventi, il Direttore Centrale per la Formazione, Ing. Gaetano Vallefuoco, ha letto la formula del giuramento a cui hanno risposto all'unisono, da tutt'Italia, i 485 neovigili.