Il Capo Dipartimento dei Vigili del fuoco Salvatore Mulas Lascia il servizio dopo 41 anni di attività

Il prefetto Salvatore Mulas, dal 2019 a capo del Dipartimento dei Vigili del fuoco, del Soccorso pubblico e della Difesa civile, lascia il servizio per raggiunti limiti di età dopo 41 anni di servizio, iniziati con l'Accademia del Corpo delle Guardie di Pubblica Sicurezza e la nomina a Tenente nel 1979.
Oggi il saluto commosso al personale nella sede del Viminale, "Sono stati due anni bellissimi, c'è tanta commozione in me. Il Corpo dei Vigili se fuoco riscuote sempre e ovunque grande affetto e trovarmi a capo di questa magnifica famiglia è stato qualcosa di unico. Sono stati due anni intensi, lunghi, difficili, anche perchè il covid non c'ha aiutato, ma abbiamo fatto cose ottenendo riconoscimenti da tutto il Paese" ha detto il prefetto Mulas visibilmente commosso.
A lui il ringraziamento del Capo del Corpo nazionale dei Vigili del fuoco a nome di tutti i Vigili del fuoco, "Oggi è un giorno bello e allo stesso tempo triste, perchè è il commiato dopo due anni in cui insieme siamo riusciti a fare molte cose per i nostri amati vigili del fuoco, che voglio ringraziare sempre per il grande lavoro che fanno: il forte miglioramento economico su tutto, ma abbiamo anche posto le basi per la ripresa dei concorsi per l'assunzione, perchè così il rischio è che il Corpo si blocchi" Ad accompagnare il commiato, il suono di una rappresentanza della Banda musicale del Corpo, che ha reso omaggio all'Uomo delle Istituzioni chiudendo con l'Inno d'Italia.
Nato a Macomer nel 1955, dopo aver frequentato l'Accademia del Corpo delle Guardie di Pubblica Sicurezza, Salvatore Mulas conseguì nel 1979 la nomina a Tenente, per essere assegnato alla questura di Torino nella sezione antiterrorismo della DIGOS e poi alla questura di Nuoro nel 1984, dove assunse la direzione della DIGOS conseguendo brillanti risultati nel contrasto ai gruppi terroristici isolani. Nel 1987, come dirigente della Squadra Mobile, in un delicato contesto operativo di eventi criminosi legati al fenomeno dei sequestri di persona e alle annose faide che hanno insanguinato la Barbagia, la cattura di noti latitanti e l'individuazione di complessi sodalizi criminali lo portarono alla promozione per merito straordinario a Primo Dirigente della Polizia di Stato, trasferito a seguito dell'importante riconoscimento a Palermo, durante il periodo della "stagione delle stragi".
Promosso Dirigente Superiore, nel febbraio 2001 ottenne l'incarico di questore di Gorizia, in quel momento crocevia dell'immigrazione regolare e irregolare dall'area della Jugoslavaia in piena crisi di disfacimento. Nel 2002 fu trasferito alla questura di Nuoro in seguito al verificarsi di una nuova emergenza criminale in un'area storicamente interessata da dinamiche non comuni, nel gennaio 2006 fu messo a capo della questura di Novara: il caso dei tre albanesi che sequestrarono un pullman di linea tenendo in ostaggio una decina di persone, poi concluso positivamente con la cattura dei tre, l'arresto dei sequestratori della giovane Barbara Vergani, sono alcuni degli importanti risultati che ottenne nel periodo.
Il 4 agosto 2008 divenne questore di Cagliari, con la nomina di Dirigente Generale della Polizia di Stato. Dal 29 agosto 2011 ha guidato la prefettura di Sassari, mentre dal 25 giugno 2015 è stato prefetto di Verona, fino alla nomina, il 18 gennaio 2019, di Capo del Dipartimento dei Vigili del fuoco.