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Reggio Emilia, doppio intervento dei Vigili del fuoco

foto di repertorio
Tipologia
News
Data di pubblicazione
Categoria
Cronaca

Nella mattina del 5 febbraio, alle 8.15, una serie di tamponamenti a catena si sono verificati sulla A22 del Brennero in direzione sud, tra i km 288 e 294, a cavallo tra le province di Modena e Reggio Emilia.
Alcune decine i mezzi coinvolti, alcuni dei quali hanno avuto impatti rilevanti.
Soccorse diverse persone rimaste incastrate negli abitacoli, che hanno riportato
traumi di lieve e media intensità. Soltanto due in condizioni gravi.
Le operazioni di soccorso si sono concluse intorno alle 12.00, con la messa in sicurezza di alcuni veicoli. Intervenute squadre dai Comandi di Modena, Reggio Emilia e Mantova.
Fortissime le ripercussioni sul traffico viario che è tornato alla normalità nel primo pomeroggio.

Nel tardo pomeriggio del 3 febbraio un vasto incendio si è propagato sulle pendici del versante sud occidentale del monte Cusna, nel comune di Villa Minozzo.
L'incendio si è originato in una zona denominata "Costa delle veline" a circa 1800 m di altitudine, caratterizzata da prevalentemente da praterie di alta quota e mirtilleti, ricadente nella perimetrazione del Parco nazionale dell'Appennino Tosco-Emiliano.
Il rogo, anomalo per il periodo, si è propagato in maniera disuniforme con evidenti salti dovuti alla notevole pendenza del versante e alla presenza di rocce sporgenti in mezzo alla vegetazione.
La zona altamente impervia non ha consentito l'avvicinamento con i mezzi di soccorso terrestri, infatti, le operazioni di spegnimento sono iniziate la mattina seguente con l'elicottero del nucleo di Bologna che ha effettuato diversi lanci d'acqua fino al tardo pomeriggio rifornendosi nel bacino artificiale di Ligonchio.
Lo stesso elicottero ha trasportato sul posto le unità del distaccamento di Castelnovo nè Monti che hanno effettuato operazioni di spegnimento e bonifica con attrezzi a mano.
Provvidenzialmente, le operazioni di spegnimento ed il vento da sud, hanno evitato che l'incendio si propagasse alla sottostante faggeta.
Nella giornata del 5 febbraio sono stati effettuati sopralluoghi mirati alla verifica dell'estinzione completa di tutti i focolai, nonchè una serie di sorvoli con i droni per un rilievo dettagliato della superficie colpita che, da una prima stima, risulta di circa 30 ettari.
Presenti sul posto anche i Carabinieri Forestali di Busana per gli accertamenti del caso.

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