Comando Provinciale Vigili del FuocoComando Provinciale Vigili del Fuoco Bologna


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IL TERRITORIO PROVINCIALE

 
La Provincia di Bologna comprende l'Emilia sud-orientale ed alcuni comuni, nei dintorni di Imola, il cui territorio è compreso nella regione storico-geografica della Romagna. Il territorio si estende per 3562 kmq, principalmente in collina e pianura, pur comprendendo un'area dell'Appennino emiliano.
Proprio quest'area appenninica è interessata da un elevato numero di dissesti franosi e idrici.
 
 La provincia è attraversata da alcuni fiumi, il Reno, il Savena, l'Idice ed il Santerno e da numerosi torrenti, e frequenti sono gli eventi di piena eccezionali (in media 17 ogni 100 anni).

L'intera provincia conta circa 950.000 abitanti, e le maggiori città di Bologna e Imola rispettivamente 462.000 e 64.000.

Il territorio si presenta, per la sua precipua posizione, come cerniera tra la pianura padana e l'Italia peninsulare vera e propria.

Questa caratteristica ha portato ad un sensibile sviluppo delle vie di comunicazione, stradali e ferroviarie, sulla direttrice nord-sud.

La provincia, particolarmente nelle aree collinari e di pianura, è eminentemente dedita all'agricoltura, in particolare frutticoltura e coltivazione di patata e barbabietola da zucchero.

Nel dopoguerra comunque, l'economia si è sempre di più evoluta verso l'industria ed il terziario, in particolar modo lungo l'asse della Via Emilia, da Imola a Bologna e a nord verso Modena.

Ai fini della comprensione dei rischi che devono essere fronteggiati, si rilevano presenti, come si può evincere dalle statistiche degli ultimi anni, quelli derivanti dal trasporto, anche di merci tossiche e/o infiammabili, quelli di carattere idrogeologico e quelli presenti nelle aree antropizzate e industrializzate dell'asse della Via Emilia.

 

Il SISTEMA DI SOCCORSO

Il sistema di soccorso tecnico urgente provinciale è basato sulla presenza di 8 sedi permanenti, di cui una aeroportuale, ubicate nelle aree più densamente abitate a partire da Imola e Budrio, fino a Bologna (anche con il Distaccamento "Carlo Fava" nel centro storico) e Casalecchio di Reno ( Distaccamento "Dante Zini").

 
 
Altre due sedi, nate ultimamente, Pianoro e Vergato, sono ubicate sulla viabilità verso le più distanti aree appenniniche.
 

Un sostanziale ed insostituibile completamento del sistema è costituito 8 sedi volontarie, che si trovano sia sul versante appenninico sia nelle zone pianeggianti a nord est di Bologna. Esse consentono di contenere notevolmente i tempi di intervento in moltissimi comuni, e di poter contare, nelle situazioni di più gravi emergenze, su un numero di squadre di rinforzo variabile da 8 a 16, costituite da circa 250 vigili del fuoco volontari a tutt'oggi in servizio nei suddetti distaccamenti.

Forte e sentito è l'attaccamento della popolazione e dei Comuni ai VVF Volontari, che si esprime anche attraverso la donazione di automezzi moderni di ultima generazione, e nell'uso gratuito delle Sedi.

 

LO SVILUPPO E IL POTENZIAMENTO

Lo studio dei fattori di rischio delle singole aree comunali, al fine di addivenire ad una mappatura del rischio provinciale non è certo semplice, ma è basilare per programmare qualsiasi intervento di sviluppo e potenziamento del servizio di soccorso dei Vigili del Fuoco.

 
Il principale fattore da prendere in considerazione ma non l'unico, è il tempo d'intervento delle squadre VF.
Mappa delle isocrone
 

La sua importanza, rispetto agli altri fattori, scema proporzionalmente alla diminuzione del suo valore assoluto, ma, nel caso di tempi superiori a 20' l'abbassamento diviene un obiettivo sostanziale.

Per lo studio effettuato negli ultimi anni dal Comando sono stati presi in considerazione, per ognuno dei 60 Comuni, la densità abitativa, il numero di insediamenti industriali, commerciali e artigianali soggetti al controllo VF, ed il numero di interventi di soccorso effettuati negli ultimi tre anni.

Elaborando con un apposito algoritmo i dati conosciuti, è stata ricavata una mappatura della provincia suddivisa in cinque fasce di rischio crescente, alla quale è stato sovrapposto il diagramma delle curve isocrone crescenti dei tempi di intervento.

 
 
ZONIZZAZIONE DEI RISCHI
 

In tal modo si sono potute evidenziare le aree a maggior indice di rischio ed ipotizzare gli interventi di sviluppo di sedi sul territorio, soprattutto nelle zone con le isocrone più elevate.

Il confronto è stato affinato in un secondo iter, mediante la sovrapposizione alle carte citate precedentemente, della topografia indicante le aree a rischio idrogeologico, fornita dalla Regione, e le principali arterie di comunicazione (ferrovie ed autostrade sia in esercizio che in costruzione), che in provincia di Bologna per lunghezza, indici di incidentalità e caratteristiche delle merci trasportate, costituiscono un rischio non trascurabile.

Dallo studio descritto in sintesi, sono emerse  le indicazioni che hanno portato all'insediamento, dal 2001 al 2004 di n. 2 distaccamenti VF permanenti, in Pianoro e in Vergato, e di n. 2 distaccamenti volontari in Bazzano e Monzuno, che rivestono oggi una precipua funzione di intervento sul territorio di propria competenza e di supporto integrato al servizio di soccorso su tutta la provincia.

Altre nuove sedi di servizio sul territorio sono state successivamente ipotizzate ripetendo iterativamente lo studio della mappa dei rischi.

La loro eventuale apertura è oggi direttamente dipendente dalla disponibilità delle necessarie risorse umane, logistiche  e strumentali.

 

  

IL METODO INTERISTITUZIONALE

 

Un significativo apporto alle attività del Comando di Bologna è stato ottenuto mediante la stipula di numerosi accordi di programma e protocolli d'intesa con gli Enti locali ed altre istituzioni.

 

Recentemente un protocollo d'intesa approvato presso la Prefettura di Bologna, tra VVf, 118, Polizia Stradale e Soc. Autostrade per l'Italia, ha definito le procedure di soccorso in caso di incidenti sul tratto urbano dell'autostrada A14, ove è in corso  di realizzazione la terza corsia dinamica di marcia, in sostituzione della corsia di emergenza.
 

Le procedure prevedono un continuo collegamento, anche con immagini riprese da telecamere poste ogni 500mt del percorso, tra le Sale Operative Vf e il Centro operativo unificato autostradale, l'installazione sul percorso di cancelli mobili comunicanti con la tangenziale di Bologna,  e di una conduttura di naspi antincendio ogni 100 metri.

Per agevolare l'accesso al luogo di eventuali incidenti in condizioni di traffico intenso, il Comando ha ricevuto in comodato d'uso tre automezzi polisoccorso di dimensioni ridotte, realizzati su capitolato predisposto da propri tecnici, e dotati di tutte le attrezzature idonee (NBCR comprese) e di sistema antincendio "water mist" da 400 lt.

 
 

Analogo al precedente anche se di maggiore significato ed entità, per il protocollo d'intesa adottato fra VVf Bologna, Provincia, Comune di Pianoro e TAV (Alta Velocità Ferroviaria), che ha permesso nel 2001 di attivare il Distaccamento Permanente di Pianoro con fabbricato ed attrezzature tecniche in comodato d'uso per un valore di circa E 2.300.000,00.

Altro particolare protocollo, molto efficace dal punto di vista operativo, è quello stipulato con il servizio "di soccorso sanitario 118" per utilizzo dei defibrillatori da parte del personale VF, su automezzi di partenza e con il collegamento informatico e radio tra le sale operative del 115 e del 118, che consente l¿immediata richiesta di intervento e la rapida uscita del mezzo in tutti casi in cui sia preventivabile l'arrivo ed il soccorso entro cinque minuti dal malore. Anche l'intesa stipulata con la Torre Fire Association che dispone di cani Labrador altamente addestrati per la ricerca di persone sotto macerie e per l'individuazione di sostanze chimiche acceleranti della combustione, ha consentito un efficace aiuto nelle operazioni di supporto e Polizia Giudiziaria.

 
 
 
In conclusione, l'intesa con altri Enti e Forze operanti in vari campi, a partire da quella attiva tra Regione Emilia Romagna, Direzione Regionale e Comandi Provinciali ha permesso una valida cooperazione interistituzionale con sviluppo di risultati concreti e migliorativi del sistema integrato del soccorso alle cittadinanze.